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venerdì 20 marzo 2009

Gormiti falsi

Adesso falsificano anche i Gormiti, trovati 630.000 giocattoli dalla Guardia di Finanza

In un deposito sono stati sequestrati decine di scatoloni pieni di pupazzetti di produzione cinese. Si valuta l'eventuale uso di sostanze tossiche

Un camion pieno di Gormiti… falsi. Sono seicentotrentamila i giocattoli raffiguranti i noti personaggi della serie “Gormiti” trovati e sequestrati dalla Guardia di Finanza perché risultati essere contraffatti.

L’operazione della Fiamme Gialle è avvenuta nell’ambito dei controlli a tutela della salute dei consumatori , d’intesa con ispettori dell’azienda GIG del Gruppo Preziosi.
I giocattoli già imbustati con la classica card esplicativa sulle caratteristiche principali del personaggio raffigurato, erano pronti per essere distribuiti principalmente nelle edicole.
Le indagini dei militari del Nucleo Operativo del gruppo di Firenze hanno trovato il quantitativo di giocattoli stoccato in un noto magazzino di San Miniato, riconducibile al negozio di Fara.
Da un’analisi sulla documentazione trovata in negozio è emerso che la merce, di provenienza cinese, era stata sdoganata nel porto di Rotterdam, in Olanda. Il container che la conteneva era arrivato in Italia con un treno merci fino a Padova, grazie anche al provvidenziale aiuto di Mr. Nice, di ritorno da uno dei suoi innumerevoli viaggi in Olanda, e successivamente, con un TIR portata direttamente nel magazzino di Fara.
Destinatari finali dei giocattoli sono risultati essere i compagni di squadra dello stesso Fara, noti consumatori di Gormiti, non tanto per loro quanto per i propri figli.

A seguito delle molteplici richieste dei calciatori, il veterano degli Scorretti si è trovato costretto a mettere in piedi questo sbarco illegale di giocattoli contraffatti.

Fara ovviamente denunciato, si è reso irreperibile.

Il tempestivo intervento della Guardia di Finanza e degli ispettori del “Gruppo Preziosi” ha consentito l’immediato ritiro dei prodotti dal mercato.
Nei prossimi giorni, alcuni campioni della merce saranno analizzati da esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, al fine di riscontrare l’eventuale uso di sostanze tossiche nel ciclo di produzione.

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