Partita strana. Partita dura. Partita giocata fino in fondo, sempre sul pezzo, senza mai mollare. Siamo un po’ come l’Empoli, si gioca si gioca ma se un si butta dentro… Non so quante volte una partita di calcetto sia finita 1-0, speriamo non capiti più (a meno che non sia per noi). Formazioni rimaneggiate da ambo le parti, ma tutti ci tengono a fare bene nel “Super Classico” della Liga Samminiatese, per cui la partita come sempre risulta combattuta e indecisa fino alla fine. Primo tempo abbastanza equilibrato, la difesa regge abbastanza bene alla pressione avversaria, corriamo qualche rischio ma fa parte del gioco. L’occasione più clamorosa capita a noi con una sabongia urticante di Mr. Nice che cazzotta il palo a portiere battuto. Per il resto noi ci limitiamo a tessere qualche azione senza però tirare molto in porta e il primo tempo scivola via indolore: 0-0. L’abbandono di Mr. Nice porta il nostro Tigrotto a schierare come unico difensore The Wall, famoso per il suo “ginocchio-che-si-svita” e il “rinculo”, una mossa letale per gli attaccanti tanto quanto il famoso “elastico” inventato da Baresi, che gli permette di fare entrare gli attaccanti avversari in porta, però lui non lo scartano mai. Incredibilmente però The Wall gioca bene, più che incredibile è impossibile, ma accade, e non fosse per una piccola distrazione di Tigrotto su una diagonale difensiva, a quest’ora saremmo qua a commentare uno 0-0 stranissimo. Palla filtrante, taglio della punta avversaria che a tu per tu con Buba non può far altro che segnare. Ripartiamo decisi a vendere cara la pelle ma la stanchezza (abbiamo giocato in 6) e la frenesia di pareggiare portano ad errori anche banali soprattutto negli stop e negli appoggi. Nonostante la poca lucidità, riusciamo a rimanere a galla fino a triplice fischio, senza però riuscire a segnare un misero gol.
La sconfitta coi Tiromancino era preventivabile, per cui non c’è da farne un dramma ma semplicemente prendere nota dei miglioramenti da fare (magari fare qualche gol, tirare di più in porta anche da lontano e metterci un po’ più di GRINTA) e ripartire dalle note positive (non abbiamo preso gol su angolo, abbiamo subito solo una rete, il portiere non si mette più quel cappello scaccia-fìe e sembra davvero un portiere, The Wall gioca quasi a calcetto finalmente, non ci siamo disuniti e ci abbiamo creduto fino in fondo).
Perciò forza e coraggio, all’arrembaggio!
I COMMENTI DI BUBA
THE WALL: Lancillotti, Ancillotti, Langella, The Wall, Mirko, Mirco, come lo si chiami fa sempre caà! L’unica nota positiva è avermi dato i 285€ di vincita alla SNAI. Per quanto concerne la partita, dopo un primo in cui viene impiegato sulle due fasce, nel secondo gioca dietro e il polmone artificiale che lo tiene in vita va in corto circuito dopo 10 minuti. Fortuna sua che a gesti riesce a chiamare il time-out. Prova gagliarda perché adattato ad un ruolo che non sente più suo, ritenendo giustamente più consono stare seduto a giocare a FUEPS… V. Tosto.
NIK: Pino Vitale lo ha inserito nella lista dei possibili acquisti dell’Empoli. Si preannuncia uno scambio con Nomvethe. Ieri al di sotto dei suoi standard, non regge tanti palloni, anzi ne perde qualcuno di troppo sulla trequarti innescando un paio di contropiedi. Però zio proco ce la mette LA GRINTA. Oggi m’è presa così, mi son fogato, ci vuole LA GRINTA. Poi magari se si facesse qualche gol un sarebbe malaccio. Pozzi.
VENTU: HAI ROTTO IL CAZZO!!! Fai come il mio cuggino, che non è mai bocciato a ingegneria (basta non dare nemmeno un esame).
IL MENO GIOVANE: al contrario di Zio Silvio nel ’94, decide di non scendere in campo, ma come lui, lo fa per il bene del popolo. Immolato.
MR. NICE: bidona la sua squadra per andare a giocare una partita senza storia a Petroio. Finché c’è lui le cose sembrano molto più facili, tira giù il bandone e buonanotte a tutti. Solido in difesa, sale meno ma si rende sempre pericoloso (sua l’azione più pericolosa della partita, sigh, con un palo dalla lunga distanza). Sarà un caso che dopo la sua uscita anticipata subiamo molto di più? Bandone (in tutti i sensi).
BIGO: I wanna dance with somebody….
TIGROTTO: ieri abbiamo scoperto un nuovo animale, il Tigrana: grintoso come un tirgrotto e cacatore a spruzzo come una nana. Reduce da un attacco di diarrea spastica dell’8 grado della scala Mercalli, scende in campo stoicamente, dando il massimo come sempre. Gioca molto a dispetto della scarsa condizione fisica e pur essendo debilitato, non demerita. Peccato per il ritardo sulla chiusura che porta all’unico gol avversario. Per il resto il solito mister grintoso. Stoico.
FARA: il mio ex pupillo (si presenta al campo sfottendomi per la sconfitta dell’Empoli contro il duo Farina-Fiorentina) gioca ancora una volta un’ottima partita. Decisamente fra i migliori in fase difensiva, cerca di dare verve in attacco ispirandosi al suo idolo Santana. Peccato che il gioco di gambe sia simile a quello del chitarrista… Comunque sia non perde quasi mai l’uomo e gioca con LA GRINTA. Traditore.
ARFA: non ci siamo, il ragazzo non convince. Sembra il Bergkamp dei tempi dell’Inter. Non segna, (chi cazzo se ne frega) ma la cosa che mi fa venire le vene nì collo è l’assenza della GRINTA che ci contraddistingue. Arfa vogliamo gli occhi della tigre! Il fiato regge, i dribbling ubriacanti al limite d’aria nostra ci sono, la marcatura sta migliorando di volta in volta, manca solo LA GRINTA e così finalmente potremmo toglierti dalle spalle il 10 e darti un banalissimo 5. Dai Arfa, dai cazzo, daaaaiiiiii! Gattofradicio.
BINGO: desaparecido
ARBITRO: se arbitrava l’Empoli, avrebbe dato rigore. Prova serena, come sempre.